Base Aérea de Zaragoza

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Saragozza è una grande base aerea sita una quindicina di chilometri ad ovest dell’omonima città spagnola capoluogo dell’Aragona, nel nord est del paese.

Le due piste disponibili, condivise con il vicino aeroporto civile, sono state costruite durante la Guerra Fredda dagli Stati Uniti che, dando corso a quanto stabilito con il Trattato di Madrid del 1953, hanno anche realizzato una serie di aree logistiche e di ricovero incentrate sull’enorme piazzale principale lungo 1500 metri e largo circa trecentotrenta. Per avere un’idea, lo spazio disponibile è pari ai ponti volo di una ventina di portaerei della classe Nimitz disposte una accanto all’altra.

La base, a similitudine di quelle di Torrejón e Morón, venne realizzata tra il 1954 e il 1958 quando venne completata anche la seconda pista lunga poco meno di quattro chilometri. In precedenza sul medesimo sedime esisteva soltanto una base aerea spagnola dotata di una pista di circa tre.

Prima ancora che i lavori finissero, la base venne trasferita sotto il controllo diretto dello Strategic Air Command divenendo, dal primo luglio 1957 sede di rischieramento dei bombardieri strategici Boeing B-47 Stratojet e dal 1958 sede del 431st Fighter-Interceptor Squadron, proveniente dalla base libica di Wheelus con una dotazione di F-86D.

Nel 1964, radiati i B-47 ed introdotti in servizio i primi ICBM, cessò l’esigenza di schierare grandi bombardieri a ridosso dell’Unione Sovietica e l’anno successivo anche i Convair F-102 Delta Dagger del 431st FIS lasciarono Saragozza.

La base rimase quasi deserta per un lustro finché, il 19 febbraio 1970, non vi venne schierato il 406th Tactical Fighter Training Group, che però non aveva velivoli propri.

Scopo del Group, che diverrà Wing due anni dopo, era consentire l’uso del vicino poligono di Bardenas Reales ai reparti equipaggiati con F-111, F-4 e A-7, tutti specializzati nel Close Air Support e nel bombardamento.

Il 406th TFTW rimase operativo a Saragozza fino 1994 quando l’intera base passò sotto controllo spagnolo che attualmente vi schiera l’Ala 15 e l’Ala 31.

Il 1994 non segnò tuttavia la fine della presenza statunitense poiché, fino a quando lo Space Shuttle è rimasto in servizio, Saragozza ha ospitato anche personale della NASA.

L’aeroporto spagnolo era infatti il più settentrionale ad essere atto a ricevere il veicolo spaziale in caso di Transoceanic Abort Landing; gli altri erano la base aerea di Ben Guerir, in Morocco, lo Yundum International Airport, in Gambia, e la base di Moron, anch’essa, come abbiamo visto, sita in Spagna.

Claudio Maugeri

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