Tiger Meet 2016

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A dieci anni di distanza dall’ultima edizione spagnola, l’Ejército del Aire (EdA) ospita per la terza volta nella sua storia uno degli eventi più importanti della comunità aeronautica NATO.

L’ultima volta che Madrid ne ha organizzato un’edizione era il 2006 e la base aerea prescelta era quella di Albacete.

Da allora molte cose sono cambiate, l’EdA aveva ancora in servizio i Mirage F-1M e i Rafale francesi erano alla loro prima uscita internazionale in un contesto operativo complesso. Oggi, come paragone, tutti i caccia europei di nuova generazione hanno superato la prova del fuoco cogliendo, senza eccezioni, successi internazionali a dir poco insperati.

Ad esser cambiato è però anche il contesto globale, che vede un ritorno in auge della contrapposizione est-ovest con un una rinnovata esigenza di addestrarsi al confronto simmetrico laddove l’Asymmetric Warfare è stato per circa un decennio un mast di qualsiasi evento addestrativo post 11 settembre.

Stando così le cose abbiamo pensato di andare a vedere come è cambiato il Tiger Meet in questi anni e per farlo siamo andati sulla base aerea di Saragozza, sede dell’ALA 15, host squadron della manovra.

L’esercitazione

Il Tiger Meet 2016 ha avuto luogo tra il 16 e il 27 maggio e già in queste pochissime battute ritroviamo un delle differenze sostanziali tra questa e l’edizione di dieci anni fa poiché i giorni dedicati all’attività di volo sono oggi più che raddoppiati, trasformando quella che era un’attività collaterale di familiarizzazione ed addestramento in imponente esercitazione aerea. In tal senso va ricordato come nel 2006 la quarantina di velivoli partecipanti diedero vita ad attività seriali per meno di una settimana a conclusione della quale ebbe luogo una singola Combined Air Operations (COMAO).

Di contro l’ultima edizione ha visto la partecipazione di un centinaio di velivoli, più del doppio, che hanno volato per due settimane raggiungendo un totale di sortite vicino alle 1000, un numero enorme se paragonato a quelle espresse in passato. Non c’è quindi da stupirsi se l’esercitazione in oggetto sia stata la più grande nei cinquantacinque anni di storia del Tiger Meet.

Analogamente, l’attività aerea è stata ben più complessa prevedendo due sortite giornaliere: una mattinale chiamata “shadow wave”, durante la quale sono state svolte missioni singole da parte di un numero minore di assetti, e una COMAO pomeridiana, che ha interessato lo spettro completo di missioni dalla difesa aerea al Close Air Support passando per il Combat Search and Rescue, il  Convoy Protection e le Non-combatant Evacuation Operation (NEO).

Ognuna di queste wave è stata preceduta dal decollo di uno dei quattro velivoli AWACS presenti che, come nella realtà, sono sempre i primi a partire e gli ultimi a rientrare.

Nel dettaglio hanno partecipato all’esercitazione:

l’Ala 15 di base a Saragozza con sei Hornet;

il 142° Esc proveniente da Albacete con sei Typhoon;

il 21° Gruppo di Grazzanise con un paio di AB-212ICO;

il 31° S. di base a Kleine Brogel in Belgio con otto F-16A/B;

il TaktLwG 74 tedesco di Neuburg con otto Typhoon;

l’11F dell’Aviazione di Marina francese proveniente da Landivisiau con sei Rafale M;

l’ECE 01/30 francese della BA 118 Mont-de-Marsan con quattro Mirage 2000D;

il 335° Mira di Araxos in Grecia con quattro F-16C/D Block 52;

il 313° Sqn. Olandese della base aerea di Volkel con un paio di F-16A/B;

il 59/1 Sqn ungherese di Kecskemét con cinque JAS-39C/D Gripen;

il 338° Skv della base norvegese di Ørland con sei F-16A/B;

la AEW&CS della NATO con due E-3A Sentry;

il 6 ELT di Poznan-Krzesiny in Polonia con sei F-16C/D Block 52;

lo Staffel 11 di Meiringen in Svizzera con cinque F/A-18C/D;

il 192° Filo turco di Balikesir con cinque F-16C/D Block 50;

il 230° Sqn della RAF Benson con un singolo Puma HC.2;

e, per la Repubblica Ceca, il 211° TL di Cáslav, con quattro JAS-39C/D Gripen accanto al 221° LtBVr di Námest con due Mi-24 Hind e un Mi-17 Hip.

Tra i velivoli presenti ad altro titolo ricordiamo: i sei Typhoon del 12° Gruppo di Gioia del Colle, il 334° Sqn di base a Eindhoven con un KDC-10 e per la Francia due E-2C Hawkeye della 4F di Lann-Bihoué oltre ad un paio di SA 342 M Gazelle del 3° RHC dell’Aviazione dell’Esercito.

A latere delle attività di volo si sono svolte le consuete manifestazioni goliardiche il cui segno più evidente può essere osservato sugli stessi velivoli, “conciati” per l’occasione con livree improbabili.

Ogni reparto presente ha, infatti, portato a Saragozza uno o più velivoli Special Colour, appositamente realizzati per il Tiger Meet e, cosa non meno importante, per partecipare al Tiger Trophy.

Il trofeo consta di una serie di competizioni tra cui: i giochi tigre, conquistati dal Belgio vincitore anche del Silver Tiger Trophy; il miglior reparto volo, assegnato ai Rafale; l’uniforme più originale, vinto dal 21° Gruppo; lo sketch più simpatico, assegnato ai norvegesi; e la livrea più aggressiva, vinto da un Mi-24 ceco, molto ammirato durante la manifestazione aerea svoltasi il 21 maggio.

In questa occasione circa quarantamila persone hanno potuto assistere a una serie di dimostrazioni in volo e toccare con mano i velivoli parcheggiati ad arte sul piazzale principale.

Claudio Maugeri

 

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